Balli di gruppo

Il ballo è la prima espressione artistica del genere umano perché ha come strumento il corpo.
Il linguaggio del corpo è antecedente all’uso della parola e possiamo pertanto affermare che la prima forma di comunicazione interpersonale è stata quella che ha coinvolto il corpo ed i movimenti dello stesso.
Una comunicazione a 360°.
Non c’è stata nessuna cultura, per quanto antica e lontana, nella quale il rapporto con il divino non si sia esplicato attraverso il ballo propiziatorio dello stregone o dello sciamano. Il ballo come preghiera; oggi può sembrare blasfemo, ma è così.
E non c’è stata, parimenti, nessuna cultura che non abbia visto nel ballo, o che non abbia usato lo stesso, uno strumento di seduzione.
Abbiamo parlato del sacro e del profano, e in ogni caso abbiamo visto che il medium utilizzato è il ballo.
Oggi non si danza più per il divino, ma per socializzare sì. Ed in tal senso, i balli di gruppo sono molto importanti in quanto si possono ballare anche da soli. Numerosi studi psicologi e medici consigliano il ballo come terapia post traumatica, intendendo tanto un trauma fisico quanto uno psicologico.
Ancora una volta, quindi, mente e corpo. E il ballo come collante.